Sempre più bio nella produzione mondiale di caffè. Il caso Perù

Home / Blog / Sempre più bio nella produzione mondiale di caffè. Il caso Perù

Il 15 febbraio 2022 è stata presentato The World of Organic Agriculture 2022, report annuale elaborato da IFOAM – Federation International Organic Agriculture e da FIBL l’Istituto di ricerca sull’agricoltura biologica (FIBL).

I dati, che fanno riferimento al 2020 evidenziano come nel mondo le aree di produzione di caffè biologico siano aumentate rispetto all’anno precedente del 6,7 % passando da 654.560 a 744.942 ettari. Etiopia, Perù e Messico sono risultati leader della produzione mondiale di caffè biologico.

In Africa Il caffè biologico è stato coltivato su oltre 254.000 ettari, che rappresentano l’8,2% della superficie totale del continente africano coltivata a caffè e il 34,1% della superficie mondiale del caffè biologico. A fare la parte del leone è l’Etiopia con quasi 183.000 ettari.

In Sud America il caffè biologico è stato coltivato su oltre 351.000 ettari, che rappresentano il 6,7% della superficie totale del caffè nella regione e il 47,2% della superficie mondiale del caffè biologico. La maggior parte del caffè biologico è stato coltivato in Perù (con oltre 169.000 ettari) e in Messico (quasi 83.000 ettari).

Il caso del Perù

Lo sviluppo della coltivazione biologica del caffè in Perù nasce dal lavoro silenzioso volto a migliorare i prezzi per i produttori e l’accesso diretto ai mercati internazionali, portato avanti negli ultimi 30 anni dal National Coffee Board (JNC Junta Nacional de Café) attraverso cooperative e associazioni.

In Perù la coltivazione del caffè biologico rappresenta il 49,33% dell’agricoltura biologica certificata nel Paese, che conta 342.700 ettari totali coltivati a caffè, con 107.367 produttori, di cui il 53,22% sono coltivatori di caffè biologici.

Regioni principali del caffè biologico

La coltivazione biologica del caffè ha cambiato in meglio la vita di decine di migliaia di famiglie di coltivatori di caffè. Questo sviluppo permetterà di implementare rapidamente in Perù la produzione di caffè a zero emissioni di carbonio, e a consolidarsi nel mercato degli specialty coffee conquistato grazie al grande sforzo dalle cooperative del caffè.

Cajamarca è la regione leader nella produzione di caffè biologico, con 58.300 ettari certificati, seguita da Junín con 55.176 ettari, Amazonas con 15.041 e San Martín con 14.996.

Esportazione di caffè biologico peruviano

Per quanto riguarda le esportazioni di caffè biologico, nel 2020 sono stati esportati 1.350.000 quintali di caffè crudo, spesso associati anche con altre certificazioni, in particolare legate al commercio equo o a Rainforest.

Perù e Honduras rappresentano il 61 per cento delle importazioni di caffè crudo biologico in Europa (rispettivamente, il 31 per cento e il 30 per cento).

Moka Style Perù

Il nostro Moka Style Perù Sant’Ignazio Premium Bio, certificato Rainforest Alliance, è un caffè di ottima qualità, coltivato a un’altitudine di 1500/2200 metri sopra il livello del mare da una piccola cooperativa, situata nella regione di Cajamarca e Jaen nel nord del Perù, al confine conl’Ecuador.

La provincia di Cajamarca è stata a lungo la spina dorsale dell’economia di questo paese, grazie alla sua vasta ricchezza mineraria. Con l’impoverimento delle risorse, la coltivazione di caffè biologico di alta qualità è diventata la chiave della sostenibilità economica e ambientale di Cajamarca, offrendo un importante contributo all’economia del territorio.

Il caffè è raccolto da aprile a ottobre. I chicchi, terminata la fase di lavaggio, sono esposti sui lunghi teli e lasciati asciugare al sole.

Grazie al suolo vulcanico, ricco di preziosi elementi naturali, il caffè ha un corpo cremoso e in tazza sviluppa forti note di frutti maturi e di cioccolato con note dolci e floreali.

Il caffè Perù Sant’Ignazio Premium ha ottenuto un punteggio di 85 punti SCA.